E io viaggio nel tempo

Articolo dedicato a Fabrizio Libera da un suo cliente e giornalista sportivo Flavio Vanetti
Un covo e una passione: ridare splendore a 120 Citroën DS

Il suo è un viaggio particolare. È un viaggio nel tempo, per trasferire nel terzo millennio una delle auto più belle mai costruite: la Citroën DS, la «scultura» di Flaminio Bertoni prestata all’automobilismo, il «mostro bellissimo» che stregò addirittura Lucio Fontana.
Fabrizio Libera non ha un’astronave per addentrarsi nel passato, ma un paio di capannoni nella campagna padovana, il luogo in cui un hobby diventa un lavoro ma, soprattutto, il modo di appagare una passione: restaurare la «Dea».
La «Concorde» di Henri Chapron.

Uno dei pezzi più rari restaurati da Fabrizio Libera è una rielaborazione della DS firmata da Henri Chapron: una Concorde Coupé, modello particolarmente pregiato perché è l’unico che riporta l’anno di produzione
(è scritto sui parafanghi anteriori)
Il passato che ritorna Nascita di una Dea
Il segreto di Fabrizio Libera: «Tutto ciò che si lega a questa vettura mi procura emozioni che provengono dal cuore»
Fabrizio Libera nella sua officina-magazzino dove riporta all’antico splendore le Citroën DS, prodotte dalla fine degli anni 50 alla
metà degli anni 70. Sopra un poster del dicembre 1972 relativo al lancio della DS23, l’ultima versione varata della berlina francese…….a chi interessa entrare nel dettaglio può leggerlo nell’articolo completo qui riportato……